Colgo l’occasione per mostrarvi il video che trovate in fondo all’articolo, in cui la Dott.essa Nadia Volf, che esercita e insegna alla facoltà di Medicina di Parigi, ci parla con un evidente entusiasmo del proprio lavoro che non posso non condividere.
Nel libro che presenta la Dr. Volf, vengono fornite semplici informazioni su come sfruttare taluni punti con la digito pressione. Ovvio che non parliamo di qualcosa che possa sostituire un vero trattamento di agopuntura, ma conoscere questi punti può davvero essere di grande utilità quando non ci sia la possibilità di ricorrere a farmaci o medici di pronto intervento.
E’ particolarmente di rilievo la presentazione fatta dalla Dr. Volf di un recente studio scientifico giapponese, probabilmente sconosciuto ai più in cui i protagonisti sono dei topolini a cui è stato inoculato il gene dell’invecchiamento precoce, divisi in due gruppi, di cui uno trattato con agopuntura. (articoli di riferimento qui e qui).
Al gruppo NON trattao, in pochi giorni comparivano i sintomi tipici dovuti all’invecchiamento: riduzione della densità ossea, limitazione nei movimenti e perdita del pelo, mentre in quello trattato con agopuntura gli stessi segni non sono stati evidenziabili: i topolini trattati con agopuntura continuavano ad avere la consuetà libertà e vivacità nei movimenti, non subivano sfoltimento del pelo e soprattutto sono sopravvissuti molto più a lungo.
La cosa è decisamente notevole oltre che sorprendente, eppure in un mondo che cerca costantemente qualunque sistema per combattere la vecchiaia, questo lavoro sembra non aver avuto nessuna rilevanza scientifica, passando totalmente sotto silenzio.
Credo sia quello che succede spesso con molte delle possibilità terapeutiche dell’agopuntura, quasi totalmente ignorati dalla maggior parte dei medici svizzeri non agopuntori.