Dalla fitoterapia cinese un aiuto contro la resistenza agli antibiotici

Le informazioni contenute in questo sito non possono ASSOLUTAMENTE sostituire una visita o il parere forniti dal proprio medico o specialista, ne sostituire, modificare o affiancare eventuali terapie o cure in corso.
Termini e Condizioni
Da diversi anni osserviamo un progressivo aumento del numero di batteri antibiotico resistenti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità si preoccupa in tal senso e stima una futura crescita pericolosa di questa percentuale di batteri resistenti alla terapia con conseguenze sulla mortalità piuttosto preoccupanti.
In USA i rapporti di aumento della antibiotico resistenza sono i più elevati, in Europa l’Italia è fra i paesi con maggiore tasso di aumento in particolare al sud del paese secondaria a un aumento della somministrazione aspecifica di antibiotici per trattare forme infettive non meglio identificate.
In Svizzera già da alcuni anni esiste una campagna di sensibilizzazione e un progetto che entro il 2020 dovrebbe cercare di limitare questa preoccupante emergenza medica. Il campo di azione avverrà sui controlli alimentari in ingresso in Svizzera limitando le contaminazioni batteriche ma anche sulle leggi agricole e sull’allevamento di bestiame nazionale.
La prescrizione di antibiotici da parte dei medici verrà limitata a favore di test di identificazione dell’agente patogeno e di test di identificazione dell’antibiotico efficace mediante antibiogramma, test che verranno resi meno costosi al pubblico e di veloce esecuzione. Per capirci, in caso di mal di gola verrà eseguito prima un tampone, in caso di infezione delle vie urinarie prima l’esame delle urine e solo dopo si inizierà con la terapia. E lo stesso dovrebbe essere ottenibile con tutte le infezioni quali ad esempio sinusiti, bronchiti, coliti.
In merito alla riduzione dell’utilizzo di antibiotici la fitoterapia cinese potrebbe avere un ruolo fondamentale nel dare sollievo ai disturbi fisici legati a infezioni, siano essi usati da soli che in associazione a eventuali antibiotici. Sono moltissimi i rimedi fitoterapici conosciuti per la loro azione francamente battericida e/o batteriostatica, altri invece sono efficaci per limitare le infezioni fungine e virali.
La fitoterapia può diventare un ausilio meraviglioso per la sua pratica e veloce efficacia antivirale e quindi nel trattare tutte quelle forme influenzali e parainfluenzali che fanno spesso capolino in inverno e che magari sono trattate con antibiotici per prevenire sovrainfezioni batteriche nei soggetti fragili e predisposti alle bronchiti recidivanti.
Nel caso di infezioni batteriche riconosciute e sensibili a uno specifico antibiotico la fitoterapia consente una maggiore efficacia dell’antibiotico e un suo limitato ma sufficiente utilizzo. Può inoltre essere usata per rinforzare la difese immunitarie specifiche dell’organo sensibile, bronchi o vie urinarie per fare un esempio, limitando nel tempo le possibili recidive.
Le sostanze attive identificate nella fitoterapia cinese sono numerosissime, purtroppo ci vogliono anni di studio per conoscere questi rimedi e per imparare il modo corretto di utilizzarle sui pazienti partendo dalla loro costituzione e non solo dai sintomi infettivi. Sono pochissimi gli specialisti medici del settore in grado di utilizzarle; le diverse scuole di Medicina Tradizionale Cinese danno un’infarinatura insufficiente di Fitoterapia che è necessario approfondire con corsi specialistici e studi personali.
Si tratta di una possibilità terapeutica difficile da conquistare ma estremamente sofisticata che in Cina resta ancora un patrimonio culturale popolare utilizzato da tutti alla stregua di come noi usiamo i farmaci da banco e che spiegherebbe come mai i pazienti cinesi molto raramente affluiscono ai centri di pronto soccorso e fanno uso di antibiotici. In una futura società dove la nostra cultura diventerà multietnica, queste conoscenze potrebbero diventare di più facile utilizzo e reperibilità.