Succede ormai sempre più spesso che alcuni miei pazienti durante il controllo dai rispettivi medici specialistici, ginecologo, dietologo, neurologo o medico di famiglia affermino semplicemente che stanno fisicamente oppure psicologicamente meglio oppure che le vampate, l’ansia o la fame compulsiva si sono ridotti significativamente con l’agopuntura.
Alcuni medici purtroppo pochi si limitano a dire che la cosa fa loro piacere non essendo farmaci nocivi e che approvano la scelta, altri non condividono affermando di non credere alla cosa e talora si rifiutano di prescrivere la cura quando il contratto con le casse assicurative necessita della loro approvazione, altri fanno silenzio e rimangono ammutoliti soprattutto di fronte a evidenti segni di miglioramento oggettivabili.
Come un aumento della funzionalità renale, oppure una netta riduzione dell’edema riscontrabile ecograficamente in una capsule adesiva, oppure una riduzione di una cisti ovarica o tiroidea sempre riscontrabile ecograficamente.
La presenza di un chiaro e inequivocabile miglioramento sostenuto da un esame mette infatti a disagio i colleghi. Non succede purtroppo mai che lo specialista incuriosito dal fatto decida di inviare altri pazienti con la stessa identica patologia per vedere se si trattava di una possibilità terapeutica reale oppure di un caso incomprensibile.
Una rondine non fa primavera, mi pare che si dica così! Ma la prima rondine non è forse già l’arrivo della primavera? Oggi sappiamo che secondo l’antico calendario cinese la primavera inizia ben prima del 21 di Marzo e vediamo senza alcun dubbio che gli alberi già da febbraio hanno fuori i boccioli e gli uccellini iniziano a farsi sentire.
Ma siamo sicuri che la primavera non è ancora iniziata, lo siamo per dogma non ascoltiamo non mettiamo in dubbio nulla e di questo passo saremo sempre meno in grado di imparare qualcosa di nuovo perché barricati dal nostro sapere intoccabile.
Molti medici in particolare ortopedici non sanno nulla di medicina cinese sono convinti non sia in grado di ridurre uno stato di infiammazione dei tessuti profondi e lo sono per partito preso o se preferite per educazione esattamente come per la primavera. Quello che non sanno è che l’agopuntura migliora l’afflusso di sangue nella sede del dolore e per questo motivo non si limita a sedare il dolore e il rilassamento muscolare attraverso la secrezione di sostanze endorfiniche ma permette una più veloce eliminazione delle sostanze chimiche prodotte dall’infiammazione.
Ecco che dopo sole 3 settimane dalla diagnosi di capsulite adesiva il quadro ecografico evidenzia un netto miglioramento e se il collega fosse curioso chiederebbe alla sua paziente non solo chi sia il suo agopuntore ma anche quante volte è stata trattata e dove sono stati messi gli aghi e se la terapia è stata dolorosa oppure quanto la durata di una seduta.
Il mio maestro Richard Tefu Tan ci insegnava a fare muovere la spalla prima di mettere gli aghi e subito dopo averli messi a ripetere l’operazione. Molti posturologi fanno lo stesso con dei test per valutare l’articolarità oppure il dolore prima e dopo la manovre terapeutiche, si tratta di un modo utile per far percepire al paziente in modo istantaneo e oggettivo che è proprio il trattamento che stanno facendo ha produrre quell’effetto e non il tempo o il sempre utile e indiscusso caso.
Un disagio questo dei medici che non ha proprio ragion di essere; cari colleghi, l’agopuntura esiste da millenni e si basa su dei principi di tale oggettiva profondità e polivalenza da essere usati in svariati campi scientifici come, per fare solo un esempio, quello borsistico e in ambito di alta finanza. Se un medico specialista dopo 10 anni di studi in medicina decide di studiare la medicina cinese e di approfondirne gli aspetti clinici e diagnostici (e sono come minimo altri 10 anni di studio e applicazione pratica) forse un dubbio dovrebbe affiorare alla vostra mente esattamente come con la prima rondine.