Molti entusiasmi e consensi sono stati espressi in Ticino negli ultimi anni, riguardo all’agopuntura e per favorire il dimagramento. Si tratta in effetti di un argomento che ha fatto notizia per la perdita massiccia di peso di un personaggio pubblico. L’agopuntura spesso poco considerata in ambiti dismetabolici e clinici è stata rivalutata e messa in primo piano.
Una pubblicità mediatica questa utile anche perchè negli ultimi 20 anni l’aumento del sovrappeso corporeo della popolazione dei paesi cosiddetti industrializzati è stato messo in correlazione diretta con molteplici e gravi patologie fra le quali citiamo: diabete, ipercolesterolemia, patologie cardiache, disturbi del tono dell’umore e artrosi.
Si tratta di patologie estremamente diffuse e talora anche molto severe che necessitano di trattamenti farmacologici o chirurgici talora anche molto impegnativi e lunghi. Un problema non solo in termini di spesa sanitaria ma molto più complesso e articolato.
In medicina interna il termine usato per descrivere come una patologia si associ ad altre è conosciuto con il termine di comorbilità e oggi più che mai sappiamo che statisticamente un aumento della comorbilità si associa sempre a un aumento della mortalità che altro non è che un aumento del rischio di morte correlato con la patologia. Si ritiene inoltre poi che il tessuto adiposo contribuisca direttamente a uno stato definito di pro-infiammazione in grado di stimolare l’insorgenza di numerose malattie a genesi infiammatoria.
Per l’organizzazione mondiale della sanità il sovrappeso è considerato un problema severo e non estetico come molti pensano in quanto è dimostrato che è direttamente responsabile di un abbassamento della qualità della vita, oltre che della durata della vita stessa.
Sono in molti i medici e ricercatori impegnati nella lotta contro il sovrappeso e sono infatti veramente innumerevoli gli studi e le conoscenze biochimiche che spiegano le dinamiche del dimagramento e le numerose cause biochimiche della difficoltà comunemente riscontrata nel dimagrire.
L’obesità e il sovrappeso corporeo vengono oggi considerate malattie croniche ad eziologia multifattoriale, dovute all’interazione tra la genetica e l’ambiente, ovvero tra l’interno e l’esterno come si direbbe in medicina cinese, dove un bilancio energetico cronicamente positivo determina un’alterazione della composizione corporea per accumulo di massa grassa e successive conseguenze metaboliche e biochimico umorali a breve, medio e lungo termine.
Il moderno modo di vedere il tessuto adiposo è quello di considerarlo come apparato endocrino, con una sua tutta propria attività. Gli adipociti che sono le cellule del tessuto adiposo, producono e secernono diverse proteine tutte fonte di informazioni scientifiche preziose oltre che enciclopediche, fra queste sostanze metabolicamente attive citiamo; il tumor necrosis factor (TNF-a), la leptina, l’interleuchina-6 (IL-6), l’interleuchina-8 (IL-8), la proteina agouti, l’angiotensinogeno e l’inibitore-1 dell’attivatore del plasminogeno, il TGF-β, l’adiponectina, la metallotionina e la resistina.
Tutte queste complicate e quasi innominabili sostanze biochimiche vengono chiamate adipochine e lavorano come delle vere e proprie sostanze ormonali. Le adipochine regolano per esempio sia l’introito che il dispendio energetico del corpo nel suo insieme. Più ne abbiamo in circolo e maggiormente avremo desiderio di mangiare e con maggiore difficoltà riusciremo a eliminare l’eccesso energetico assunto con il cibo. A parità di dieta e di attività motoria un obeso accumulerà molto di più di un soggetto normopeso.
E ma non è giusto direte voi! No non lo è! E’ un alterazione metabolica appunto sulla quale è indispensabile lavorare con tutti gli strumenti a disposizione.
Un’altra importante scoperta biochimica è quella che considera lo stress non solo come un fattore capace di stimolare l’incremento dell’appetito, del senso di fame e dello svuotamento gastrico ma come cofattore di interazione con le stesse adipochine e quindi capace di alterare il metabolismo in maniera ulteriormente svantaggiosa.
L’agopuntura è considerata efficace per dimagrire grazie alla sua azione diretta sugli organi legati al metabolismo fra cui stomaco e milza/pancreas, che vengono stimolati a lavorare ma soprattutto come regolatore dello stato emozionale. L’agopuntura infatti agisce come calmante generale, la sua applicazione regolare riduce il senso di fame esattamente come riduce l’assunzione di sostanze dalle quali viviamo una dipendenza sia fisica che psichica.
Nell’auricolo terapia classica si usano punti calmanti come Shen men ma anche il punto della fame e a seconda del caso, corrispondenti alle ovaie o ai testicoli, al surrene, al rene e al sub cortex. L’agopuntura consente una maggiore capacità di seguire la dieta e a parità di calorie di ridurre il peso corporeo in quanto si ritiene che possa ridurre lo stress mentale di dover seguire una dieta.
Sono molti gli studi scientifici condotti in Cina che dimostrano come lo stato di ansia e la fame nervosa si riducono efficacemente con questa tecnica millenaria e come aumenti simultaneamente lo stato di benessere e il tono dell’umore. E’ possibile verificare come con un buon lavoro di agopuntura si possono ridurre alcune adipochine nel sangue e come con esse si possa verificare un abbassamento di alcuni fondamentali valori di infiammazione. Questi lavori sono pubblicati su riviste specialistiche dedicate all’agopuntura ma raramente suscitano interresse in ambito medico per l’assenza di un recrutamento sufficientmente elevato di pazienti ma anche per una sorta di separazione ideologica tra i settori di interesse.
Un lavoro indubbiamente complicato e multidisciplinare che richiede una vera e propria integrazione culturale tra diverse figure mediche ancora molto distanti tra di loro. Molti passi dovranno ancora essere condotti in questa direzione affinché la salute del paziente e la sua cura possano attingere a conoscenze provenienti dalla moderna biochimica e contemporaneamente dall’antica arte di trattare gli antichi agopunti usati dalla medicina tradizionale cinese.