Sono in molti i colleghi medici che si stupiscono nel proporre l’agopuntura in patologie quali gastrite, esofagite, reflusso gastroenterico e ernia iatale.
Vediamo intanto, passo per passo, queste ormai frequentissime patologie da cosa vengono influenzate.
Lo stomaco è una sacca che in medicina si definisce viscere ovvero un organo cavo in contatto con l’esterno, in questo caso con la bocca; possiamo in effetti eliminare una sostanza che ci nuoce attraverso il vomito cosa che in medicina cinese ma anche occidentale viene considerata ancora come una possibile cura quando il corpo assorbe dei veleni.
In sostanza quando si vomita ci si difende in modo naturale dall’assorbimento di sostanze tossiche o che non siamo in grado in quel preciso momento di assorbire. Guardate gli animali; vomitano per curarsi quando hanno mangiato con troppa foga. Nella gravidanza il meccanismo della nausea e del vomito hanno invece una causa completamente diversa che magari affronteremo in altra sede.
Restiamo quindi allo stomaco come primo gestore della digestione degli alimenti, in medicina cinese si dice che lo stomaco soffre soprattutto in questa società di eccessi alimentari e di eccesso di calore spesso successivi agli eccessi alimentari ma anche agli eccessi emozionali.
Impossibile non collegare l’attività dello stomaco con le emozioni; se ci arrabbiamo, se siamo preoccupati, se siamo tesi per una prestazione da fare al nostro meglio possiamo sentire immediatamente lo stomaco contrarsi, irritarsi se vi piace la parola.
Allora potremo avere disturbi vari ma i più frequenti sono appunto un eccesso di secrezione gastrica cronica e prolungata (che possiamo definire un iperstimolazione o eccitazione su base nervosa della normale funzione gastrica). Questa relazione è ben nota alla medicina di oggi, il sistema nervoso che viene a essere eccitato o sedato dalle emozioni è definito sistema nervoso autonomo, parasimpatico e ortosimpatico e non dipende dalla nostra volontà ma dalle nostre emozioni.
Quando il sistema nervoso è sistematicamente in allerta allora lo stomaco viene continuamente stimolato e le pareti diventano sottili e infiammate fino in alcuni casi a generare delle lesioni vere e proprie definite ulcere. Oggi non si sente quasi più parlare delle ulcere perché perfettamente curate dai farmaci chiamati “inibitori della pompa protonica”. Questi farmaci hanno cambiato la gastrite fino a far scomparire completamente le ernie per la quali si veniva operati e alcune volte si moriva anche.
Questi farmaci rivoluzionari riducono la secrezione gastrica indipendentemente dalla sua stimolazione nervosa eccessiva riducendo l’ambiente gastrico e anche la contrazione gastrica eccessiva che produce risalita del contenuto gastrico in esofago e che sarà meno acido e quindi meno irritante per l’esofago. Il loro utilizzo è quindi utile sia per le gastriti pure che per le esofagiti e per i reflussi gastroesofagei.
Ma non sarebbe cosa buona ridurre anche la stimolazione nervosa parasimpatica che agisce sia sulla secrezione che sulla contrazione gastrica? Un tempo infatti venivano dati spesso degli ansiolitici e farmaci capaci di rilassare la muscolatura liscia per curare le gastriti, questo prima dell’avvento dei risparmiatori della pompa protonica.
L’agopuntura in tutto questo cosa può fare? Può in primis calmare lo stomaco come se quest’ultimo ricevesse un ordine contrastante quello nervoso; ci sono in fatti in agopuntura dei punti che comunicano direttamente con lo stomaco e lo calmano in maniera molto rapida. Gli effetti sono rapidi ma non duraturi nel tempo soprattutto se il paziente si rimette nella condizione di tensione.
Per questo esistono punti capaci di calmare il sistema nervoso simpatico ma anche la mente, il rimuginio mentale e le preoccupazioni incessanti senza interferire con l’attenzione ne con la lucidità mentale. Ma anche questi non sono duraturi nel tempo. D’altronde neanche i farmaci hanno un effetto illimitato nel tempo e per questo motivo molti pazienti non riescono più a farne a meno.
Ed è proprio qui su questo aspetto, ovvero il tempo, che l’agopuntura assume un totale punteggio a suo favore. Con il tempo ovvero con un numero sufficiente di sedute l’agopuntura produce un progressivo miglioramento che si stabilizza nel corpo rendendolo più duraturo inoltre anche il meccanismo che genera le tensioni si modifica. Non è infrequente che il paziente comunica di sua spontanea iniziativa che si arrabbia di meno, che il suo livello di tolleranza si alza, che dorme e si riposa molto più profondamente di prima, che in genere si sente meglio sul profilo non solo fisico ma anche psichico.
Per alcune persone ci vuole un lavoro molto lungo e duraturo per altre bastano anche solo 6/10 sedute. Il bello è che gli effetti collaterali negativi non ci sono affatto, gli effetti collaterali possibili sono sempre positivi e possono riguardare altri aspetti, come un regolarizzazione dell’intestino, una riduzione della tachicardia o delle aritmie, un controllo degli attacchi di panico solo per fare alcuni facili esempi.
Il disturbo gastrico che possiamo definire irritativo e non complicato ossia non secondario ad altri farmaci o patologie, magari preso in fase iniziale come in molti giovani, dovrebbe sempre essere trattato in prima battuta con l’agopuntura prima di essere trattato con i farmaci che sono si estremamente efficaci ma rischiano in molti casi di trasformarsi in una terapia a lungo termine.
2 Comments
Buongiorno
Conosce qualcuno a Milano che tratta a domicilio esofagite?
Grazie
Personalmente credo che i colleghi agopuntori con una certa esperienza lavorano in studio e siano in grado di trattare un esofagite, cerchi sul sito della FISA troverà sicuramente indirizzi utili.