Volevo stupirvi con un titolo buffo in memoria del mitico capolavoro di Oliver Sacks: “L’uomo che scambio sua moglie per un cappello”. Non parleremo di Alzheimer ma di come il capello come indumento in alcune particolari condizioni metereologiche acquisti un significato fondamentale e prezioso non solo in senso estetico ma per la salute dei pazienti.
Ho avuto una paziente che soffriva di una cefalea da oltre 15 anni, che lei descriveva come invalidante e presente quasi costantemente. Non si trattava di attacchi ma di un disturbo quotidiano e incessante.
Dopo un ciclo piuttosto lungo di aghi il disturbo era regredito a un punto doloroso molto specifico localizzato sulla nuca con un intensità ridotta ma sempre fastidioso. Fu allora che pensando alle sue origini dell’est mi venne in mente questa domanda “…ma da piccola ha preso freddo in testa?” ecco che mi racconta di temperature polari tipo -20 gradi e lei senza il capello per non rovinare la capigliatura.
Da allora ho iniziato a lavorare sul punto nucale doloroso con il calore aggiunto e in poche sedute il dolore è andato scomparendo completamente.
Per la Medicina Cinese questo si chiama entrata di vento freddo, la nuca in particolare è chiamata la porta del vento e possiamo quindi capire come sia importante proteggerla quando ci sono temperature rigide oppure quando il vento acquista un intensità fastidiosa. Un altro importante momento per indossare un cappello è quando si hanno i capelli bagnati, che si tratti di sudore oppure di assenza di tempo o di voglia di asciugare i capelli poco importa
Non pensate di sembrare ridicoli, deboli oppure esteticamente imperfetti; quando il capello è necessario deve essere un capello che copre le orecchie e la nuca e non di certo un cappello di sola bellezza. Averlo o non averlo può significare molto e impedirvi sgradevoli fastidi quali sindromi da raffreddamento, dolori nevralgici al volto e alla testa e infine dolori cervicali.
Il dolore da freddo è normalmente un dolore molto acuto e trafittivo, causato secondo i principi di medicina cinese da una stasi di qi e di sangue. Nel caso della mia paziente il freddo entrato da bambina era restato intrappolato all’interno e il dolore era cronicizzato.
In caso di temperature rigide e di vento freddo che scende sotto lo zero il cappello o il copri nuca-orecchie non è più uno stile di abbigliamento ma uno strumento di salute indispensabile e da non sottovalutare, molto più utile dei mutandoni di lana o della canottiera della salute, senza ombra di dubbio molto più antiestetici e francamente fastidiosi quando entrate in un ambiente iper-riscaldato come ne troviamo in abbondanza.