Non si tratta di un pesce di Aprile ma di una proposta seria e nel contempo una sfida che vorrei potesse diventare giocosa e fantasiosa.
Un impegno e azione fatti con una mente non già chiusa da integralismi religiosi (di quelli ne abbiamo visti fin troppi) ma possibilmente ben focalizzata e aperta sulla costruzione di una esperienza personale.
L’obiettivo è quello di acquisire una posizione diversa che ci permetterà di sentire il nostro potenziale energetico e di vedere la nostra gabbia mentale e tutti i nostri amati paletti fatti di abitudini e pensieri acquisiti e sedimentati nel tempo.
21 giorni fino a Pasqua a partire dal 1 Aprile senza quello che desideriamo eliminare o limitare. Senza alcolici se beviamo abitualmente troppo, senza dolci se ne consumiamo in eccesso, senza fumare se siamo ancora dediti a questa purtroppo distensiva ma dannosa pratica di rilassamento mentale. Propongo un’astinenza dal lamento soprattutto per coloro che in questo campo sono dei veri esperti e si lamentano della qualunque con parenti, amici e con loro stessi ovviamente.
Propongo infine anche l’aggiunta di quelle azioni che invece ci stanno a cuore; trovare la scusa per camminare regolarmente, praticare quegli esercizi a noi utili e ben conosciuti (schiena, collo, lombare, mani ognuno sa quale parte del suo corpo ha più bisogno di attenzioni), possiamo dedicarci a pulire l’ambiente dove lavoriamo e viviamo, eliminando magari quegli oggetti che per indolenza sono rimasti appoggiati dove non li vorremmo vedere; attenzione: non si tratta di una compulsione. Non l’ordine maniacale ma la ricerca di quell’armonia estetica presente in piccole cose e nell’uscire dal solito schema mentale (cambiate la posizione degli arredi, mettendo in risalto quell’oggetto che ci rappresenta magari sommerso dagli altri). Per chi conosce la meditazione e tecniche respiratorie, sedersi a praticare ogni mattino puntando la sveglia almeno una mezz’oretta prima, diventerà sempre più semplice per via della luce crescente (anche se l’ora legale per un po’ la sentiremo) ma è un bellissimo modo di iniziare la giornata e vale la pena di insistere perché ci consentirà di avere più energia durante tutta la giornata.
Sono solo suggerimenti: ognuno di voi sa quello di cui maggiormente ha bisogno, potrebbe anche essere una maschera idratante sulla pelle del viso; l’importante è che sia fatto perché sentiamo che ci serve. Ognuno dovrà capire quale abitudine malsana modificare e quale abitudine benefica aggiungere. Il tutto in maniera non fanatica ma dedicata, che significa certamente impegno ma con elasticità mentale. Non si tratta di uscire da una gabbia per infilarci in un’altra. Dobbiamo stupirci con un ‘azione fuori dall’ordinario.
Il fegato abbiamo detto è l’organo del cambiamento e non della costrizione, non dobbiamo vivere questa esperienza come una costrizione ma come una nuova possibilità, un modo per metterci alla prova, per guardarci e capire cosa ci manca maggiormente. Con il sorriso in tasca sul fallimento e sul successo allo stesso modo. Se un giorno non riusciamo nei nostri intenti… nessuna macchia: continuiamo lo stesso, l’importante è riuscire a costruire un percorso di 21 giorni fatto di attenzione e focalizzazione sul cambiamento. Allora per Pasqua potrete vedere in voi qualcosa di diverso, potrete scorgere un potenziale cambiamento.
L’energia del fare le cose con piacere assomiglia molto all’energia sessuale, che appartiene anch’essa al fegato; si tratta di un’energia potentissima, troppo spesso sopita e annullata oppure costretta in schemi quasi maniacali e ripetitivi, talora addirittura compulsivi.
In questo periodo dell’anno non è un caso se esiste la quaresima e le cosiddette pulizie di Pasqua; non si tratta di azioni appartenenti unicamente alla sfera religiosa cattolica e al regno dei dogmi e delle condanne ma di conoscenze popolari tramandate nei secoli, una sorta di opportunità che la natura che ci circonda ci invita a fare.
Uscire dal letargo della nostra mente e possibilmente crescere e fiorire.