Succedeva ieri in studio; una mia paziente over 75, affetta da algie lombari e cervicali ricorrenti in degenerazione artrosica importante e storia di affaticamento lavorativo prolungato iniziato in giovanissima età; è arrivata in studio come non la vedevo da anni, ovvero con dolore acuto lombare importante; mi racconta che recentemente durante le vacanze al mare si è presa una brutta bronchite come tutte le altre persone del gruppo anziani in vacanza al mare con lei. E quindi ha tossito molto e si è indebolita parecchio. Ma non è finita qui; il giorno prima di vederla si era recata dal medico per un controllo e sia in sala di attesa che nell’ambulatorio aveva preso un gran freddo da aria condizionata estrema.
Già non ha senso al supermercato e neanche negli autogrill che ci siano 18/19 gradi interni contro 37/40 esterni, figuriamoci in un’ambiente medico sanitario ospedaliero o ambulatoriale dove il paziente oltre che attendere seduto e sudato deve magari pure spogliarsi. Vi posso assicurare che al termotatto, nonostante ci fosse una temperatura estiva e calda in studio (io mi limito a chiudere e aprire le finestre e al massimo ad accendere un rinfrescatore per togliere quei 3/5 gradi al massimo anche perché facendo agopuntura è davvero controindicato sdraiarsi al fresco), la cute della regione lombare era inequivocabilmente fredda.
Ho dovuto applicare le coppette sulla regione per ben due volte oltre che frizionare la parte con le mani e applicare gli aghi a scopo antalgico; la seduta è durata 90 minuti ma alla fine la paziente si è alzata annunciandomi con un sorriso che il dolore lombare era completamente sparito. La coppettazione o cupping therapy per queste evenienze (che in medicina cinese si chiamano “entrata di freddo“) è forse l’indicazione migliore in quanto scaldare non è facile e non elimina sempre il freddo entrato in profondità. La medicina cinese definisce il freddo da aria condizionata come un patogeno esterno in grado di attaccare le energie difensive del corpo, se poi esiste una debolezza fisica dovuta a un vecchio trauma oppure una zona dove l’energia e il sangue circolano meno bene come in caso di un’artrosi inveterata ben localizzata, ebbene è come se ci fosse una finestra aperta con un cartello in stampatello con scritto “Entrate qui: sicuramente mi mettete KO“. E così è successo!!!
E’ vero che l’aria condizionata è una grande invenzione ma è altrettanto vero che in molti ambienti è usata in modo malsano, oltre ai filtri non igienizzati e possibile fonte di batteri, il freddo eccessivo ovvero più di 6/8 gradi di differenza tra interno ed esterno applicati sul sudore e in particolari situazioni fisiche e psichiche sono alla base di molte patologie respiratorie e dolorose e dovrebbero essere controllati con maggior attenzione.
Detto questo cercate di stare attenti, portate con voi sempre qualche indumento caldo da indossare negli ambienti condizionati e qualcosa per tamponare il sudore o meglio ancora un cambio di maglietta. Chiedete appena possibile di abbassare l’aria condizionata quando la trovate aggressiva perchè le persone non si accorgono di nulla e non sono attente e neanche abituate, oggi si subisce passivamente. Le frasi abituali del personale a una richiesta di abbassare il condizionamento interno sono: “Non si è mai lamentato, nessuno!” oppure “Non dipende da noi, anche noi stiamo male” (e infatti loro sono spesso vestiti di tutto punto e del fatto che tu sia svestito poco importa).
La salute è un bene prezioso dovremmo averne più cura e rispetto, senza considerare che questo consumo eccessivo di energia elettrica dato dai condizionatori è un danno sul piano ecologico oltre che sanitario; iniziamo a moderarci, a usare il buon senso, le tende, le porte, cambiamo le divise professionali e proviamo ad accettare il caldo e non a trattarlo come fosse Lucifero in persona.