Proprio alcuni giorni fa un mio paziente che di professione analizza chimicamente le acque, mi diceva che l’acqua del rubinetto tanto decantata dipende non solo dalla bontà e salubrità della falda acquifera a cui fa riferimento ma anche alle tubature più o meno antiche e arrugginite, bene o mal conservate a seconda dei casi e delle abitazioni.
Per quello che poi riguarda le acque in bottiglia non faremo ovviamente nomi ma quelle a basso residuo fisso sono ovviamente da favorire ma mi segnala che ogni marca possiede poi nella sua analisi chimica dei componenti maggiormente fuori livello ovviamente sempre nei limiti consentiti dalla legge, di arsenico, di uranio o di altre sostanze.
Il meglio in assoluto, come con qualunque cibo, è cambiare sempre. Inutile e francamente poco salutare comprare per 20 anni la stessa marca di acqua minerale, ma ovviamente anche di stracchino per fare un esempio. Sull’industria alimentare purtroppo sappiamo che non possiamo mettere la mano sul fuoco sui componenti e sulla loro provenienza e conservazione: non possiamo mettere la mano sul fuoco neanche sulla frutta e sulla verdura figuriamoci sui cibi confezionati.
Il Dio denaro consente al mercato alimentare di distruggere e creare adulterazioni di ogni sorta e cibi spazzatura mascherati da salutari. Non serve andare in panico, cerchiamo di leggere le etichette e informarci sul significato di alcune sigle oppure termini tecnici che consentono il commercio legalizzato di cibi a basso costo, con potere nutrizionale nullo come per esempio carne estratta meccanicamente e altre nefandezze simili.
Cerchiamo di limitare il consumo di ingredienti provenienti dall’industria alimentare a favore di quelli provenienti da un’agricoltura rispettosa. Cerchiamo se possibile piccoli commercianti alimentari attenti. Ma in assenza di tasche profonde e tempo dedicato a questa ricerca e soprattutto in assenza di poteri magici capaci di identificare gli ingredienti scritti ovviamente in modo talora illeggibile o incomprensibile sulle rispettive etichette dei grandi magazzini e delle grandi distribuzioni, cerchiamo per lo meno di non essere fedeli a una marca piuttosto che a un altra, cambiamo spesso, proviamo marche non note. Almeno le sostanze ingurgitate involontariamente non saranno sempre le stesse.
Nella dietetica cinese si insiste molto sull’armonia dei 5 sapori e sulla necessità di usarli con sapienza senza esasperarne uno rispetto all’altro a meno che non vi siano necessità costituzionali o climatiche. Il concetto in questo caso è ovviamente diverso ma alla fine il discorso non cambia: variare la dieta e le sostanze a partire dal tipo di acqua da portare a casa è e resta indispensabile per garantire la salute.