Un caso di gonalgia da entrata di freddo

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Termini e Condizioni
Nei primi anni di studio della Medicina cinese mi colpiva come un mistero incredibile la possibilità che il “freddo interno” inteso come deficit di yang potesse manifestarsi con gonalgia ovvero dolore alle ginocchia.
Mentre il dolore alla schiena e al collo da colpo di freddo esterno potevano avere un senso compiuto riconoscibile anche da esperienze personali, in medicina cinese si parla di attacco da vento freddo-umidità esterno. Che le ginocchia potessero fare male senza una causa fisica ma da una problematica squisitamente interna, come il freddo nel meridiano di Rene oppure la debolezza di Rene mi lasciava incredula.
Questa corrispondenza interna ed esterna si ritrova nei grandi anziani che soffrono di dolore alle ginocchia e di sensazione cronica di freddo e di stanchezza severa in regione lombare. Il deficit di rene è caratterizzato da sintomi comunemente riscontrabili in tarda età, come la gonalgia appunto, la lombalgia, l’ipoacusia e infine la debolezza della struttura ossea e dei denti. Un manuale di geriatria e una descrizione del deficit di Rene di un manuale di medicina cinese sono sovrapponibili in moltissimi aspetti clinici. E’ chiaro che in questi casi la cosi detta artrosi degenerativa polidistrettuale è un riscontro fisico inappuntabile e oggettiva alla quale noi medici diamo l’intera responsabilità del quadro doloroso ma che in medicina cinese diventa secondaria al quadro di vuoto.
Il caso che espongo oggi deve richiamare l’attenzione sui possibili sintomi da entrata di freddo nel meridiano di Rene. La giovane paziente giunge in studio per un dolore al ginocchio presente da 3 mesi localizzato in regione sottopatellare e percepito internamente nel ginocchio, insorto acutamente dopo una passeggiata di 6/8 ore a piedi nudi nella neve come “scalzista in erba”. Ricordiamo che sotto alla pianta del piede si trova il primo punto del meridiano di Rene e per questo i cinesi sono molto attenti a non prendere freddo dai piedi.
Dolore descritto dalla paziente come una “sensazione di sentire delle gocce fredde sotto la patella”.
Durante il trattamento atto a far circolare l’energia nel ginocchio, riscaldare il meridiano di rene e far uscire il freddo, non poteva non colpirmi il modo in cui la paziente mi segnalava dolore vivo nel momento in cui pungevo il punto esatto in corrispondenza al ginocchio sulla mappa auricolare e non gli altri punti scelti, definita nei manuali “auricolodinia” e poi mi descriveva una sensazione precisa di ghiaccio nel momento in cui tiravo fuori l’ago sempre nel punto specifico del ginocchio e questo in una paziente che la mappa auricolare non la conosce, ovviamente.
La giovane paziente soffriva già da tempo di lombalgia cronica, sia per sforzi fatti in giovane età ma soprattutto in una situazione dove aveva sofferto per anni di un clima freddo e umido nella propria abitazione. Una anemia di fondo data da un ciclo molto abbondante e una dieta vegana da oltre 10 anni. Un aspetto che certamente la mette nonostante la giovane età e quindi un atteso buon yang di Rene in una condizione di maggiore fragilità.
Il trattamento é stato fatto con coppettazione in regione lombare senza risparmiare il punto shu di rene e il punto sulla pianta dei piedi primo punto del meridiano e il punto Bl 40 del cavo popliteo. Abbiamo poi fatto un trattamento mirato sul ginocchio doloroso nel punto ST 35 ( che disperde le condizioni di freddo-umido) potenziandolo con il suo punto extra FM 23 occhi del ginocchio sul lato interno della patella con ago e lampada e applicazioni di moxa al proprio domicilio. Linghu combo alternando i lati e circuiti secondo il metodo Balance usando punti di KI 10 , Sp9 e Lv8 sul ginocchio opposto al dolore e punti sui gomiti come mirroring del ginocchio rispettivamente i punti He dei meridiani yin dallo stesso lato del dolore ( PC3, LU5, HT3) e i punti He dei meridiani yang dal lato opposto ( Li 11, SI8, TB 10) per creare un circuito yin/ yang alternato.
Dopo il 1°trattamento il dolore passa subito da una scala del dolore di 8/10 a 6/10, dopo il 2° trattamento passa a 4/5 e dopo il 6° a 3/10. Il dolore si stabilizza basso ed emerge soprattutto durante camminate prolungate e sforzi fisici. Sospendiamo il trattamento al 9° incontro come pausa estiva e la rivedo ieri dopo 1 mese con una assenza completa del dolore per tutta la durata dell’estate anche sotto sforzo e camminate prolungate.
Una remissione dal dolore significativa meno rapida dei soliti colpi di freddo lombari e cervicali che si risolvono in pochissime sedute, una latenza dovuta presumibilmente a l’associazione con una condizione interna di vuoto e freddo pre-esistenti. In questi casi sono importanti oltre ai trattamenti le indicazioni su come prevenire l’entrata di freddo attraverso una dieta adeguata e attenzioni nel riparare regione lombare, ginocchia e piedi dal freddo esterno. Utili adesso in seconda battuta una aiuto attraverso la fitoterapia cinese per rinforzare il sangue e indirettamente l’energia interna profonda.
E’ giusto sottolineare che alla valutazione ortopedica era stata evidenziata un sovraccarico femoro rotuleo mediale con suggerimento di correzione chirurgica bilaterale che la paziente aveva rifiutato poco prima della nostra prima visita e che a poco erano serviti i trattamenti fisioterapici eseguiti e i plantari. Visto il successo del trattamento ritengo che la condizione di entrata di freddo nei dolori articolari in assenza di trauma cosi ben conosciuta in medicina cinese dovrebbe comunque far pensare ad una possibile alternativa terapeutica conservativa prima di proporre un intervento chirurgico correttivo.