Un argomento sempre più in voga negli ultimi anni, quello di affermare che la menopausa non è una malattia, che nella giornata mondiale della menopausa (ebbene si esiste anche quella) ha messo a confronto diverse categorie sanitarie dedicate.
Dalla terapia sostitutiva prescritta dallo specialista in ginecologia che si è diversificata negli ultimi anni fornendo dosaggi ormonali graduati che si suddividono, in alto, medio e basso dosaggio per venire incontro alle caratteristiche delle pazienti e alle loro diverse esigenze, alla sessuologia che invita le donne in menopausa a sperimentare una sessualità diversa e più articolata dove la penetrazione diventa solo l’ultimo atto, facilitando quindi uno stato di rilassamento e di piacere corporeo oltre che l’utilizzo di sostanze lubrificanti e di sex toys anche nella propria intimità e preparazione all’incontro sessuale vero e proprio.
La fisioterapia del pavimento pelvico è diventata molto richiesta per i casi di penetrazioni dolorose e difficoltà nel provare piacere a causa di una lassità tessutale. Ci si occupa proprio di un’educazione al rilassamento mirato e talora guidata acusticamente o visivamente dal biofeedback, macchinario in grado di fornire appunto una valutazione della contrattura muscolare oppure di stimolare i muscoli del perineo attraverso contrazioni attive e controllate.
Mi ha stupito che in questa giornata dedicata non si parlasse delle terapie complementari che sono tantissime, dai tanti fitorimedi disponibili alla applicazione di agopuntura. La medicina complementare non è una concorrente alla medicina farmacologica, psicologica e fisioterapica. Eppure la sensazione è sempre quella che ci si rivolga a questa medicina solo se la precedente è stata poco efficace oppure se la paziente lo richiede.
La fitoterapia è ricchissima di sostanze utili preferibilmente da usare su misura e con adeguata preparazione e non dopo minime spiegazioni da parte del rappresentante farmaceutico che espone i prodotti da banco di solito composti da diverse sostanze spesso malamente assemblate.
L’agopuntura e tutta la medicina cinese sono un vero toccasana per qualunque e ormai ben noto disturbo correlato all’entrata in menopausa; vampate, risvegli notturni, poliuria, instabilità emotiva, depressione, calo della libido, affaticamento, secchezza vaginale, dolore alla penetrazione, aumento di peso, cellulite e ritenzione idrica: ci basta? Ah, dimenticavo: è consigliata anche senza disturbi.
Perchè mai, cosa succede in menopausa? Si atrofizzano le ovaia una volta finita la cosiddetta riserva ovarica che dovrebbe garantire circa 35 anni di ovulazioni per ogni donna e quindi possibilità di essere madre. Una volta esaurita tale possibilità fisica le ovaia si atrofizzano completamente diventando grandi quanto un pinolo! Anche l’utero si atrofizza riducendosi notevolmente di dimensioni. La produzione dei mitici due ormoni ovarici quali estrogeno e progesterone viene sospesa completamente, talora bruscamente talora gradualmente, dipende da soggetto a soggetto.
L’ipofisi che ne controlla la produzione con le sue gonadotropine continua a produrle anzi ne aumenta drasticamente la produzione. La diagnosi si effettua con la misurazione dell’ormone follicolostimolante detto FSH e dell’ormone luteinizzante LH che restano elevati anzi elevatissimi. Non esistono studi che attribuiscano a questi due ormoni effetti su altri tessuti del corpo femminile al di fuori di quello ovarico; in sintesi sarebbe uno spreco che personalmente non mi spiego. Perchè la natura sa sempre il fatto suo; forse ci mancano ancora dei tasselli almeno mancano sicuramente a me. Visto che queste sostanze in eccesso non hanno un ruolo specifico al di là dell’ovaio che non esiste più che nella nostra fantasia, ci resta quindi, biochimicamente parlando, un deficit di ormoni estroprogestinici completo.
Il testosterone femminile invece continua ad essere prodotto dalle nostre ghiandole surrenaliche. Soprattutto conservando una buona attività fisica, allenamenti regolari aumentano i livelli di testosterone e ne riducono il lento declino di produzione legato all’invecchiamento. Anche una limitata condizione di stress emotivo limita il “furto del pregnenolone”. Il pregnenolone o DHEA è considerato un precursore chimico degli ormoni sessuali e del cortisolo; la ridotta tensione emotiva permette indirettamente di produrre più testosterone e meno cortisolo con conseguente beneficio sul tessuto muscolare e osseo. E così possiamo dire degli ormoni del fegato chiamati somatomedine o IGF1/2/3; anche loro utilissimi per il nostro tessuto muscolare e osseo, sono stimolati dall’ormone ipofisario detto ormone della crescita o GH, che beneficia dell’attività muscolare regolare oltre che di un buon sonno, visto che viene secreto principalmente tra l’una e le tre del mattino e di una buona alimentazione visto che il fegato paga i nostri eccessi ed errori alimentari.
In sintesi, al posto di usare ormoni di sintesi, possiamo lavorare sul corpo con un buon allenamento fisico, meglio se fatto all’aria aperta visto che la vitamina D migliora la produzione di testosterone. Meglio se fatto regolarmente e non dopo una giornata troppo stancante. Meglio se fatto su tutto il corpo e con la sapienza delle antiche discipline.
E ovviamente possiamo sfruttare l’azione energizzante dell’agopuntura sui tessuti e organi interni. Il fegato in primis per la sua importante azione rilassante, il rene per la sua nota azione antiaging, la milza per la sua azione fondamentale nella digestione dei macronutrienti, il cuore e pericardio nella loro funzione di garantire una buona circolazione sanguigna e infine il polmone nella indispensabile capacità di fornire ossigeno ai tessuti.
L’agopuntura agisce sugli organi profondi e sui loro visceri migliorandone la funzione e quindi migliorando la possibilità di produrre naturalmente e non sinteticamente le proteine fondamentali per il nostro benessere, che si tratti di DHEA, di testosterone, di GH e IGF1 o di altre proteine ancora sconosciute. Forse detta cosi pare più accettabile sotto il profilo medico scientifico. Si intuisce come la menopausa non sia che un aspetto del profondo lavoro antiaging potenzialmente attivabile.
Sono tantissime le pubblicazioni scientifiche che ne confermano l’azione benefica in menopausa e i motivi come potrete intuire sono davvero molto complessi e strutturati. Si dovrebbe sempre ricordare infine sia in fitoterapia che in agopuntura che “il tutto si deve considerare come qualcosa di molto di più della somma delle singole parti” che si tratti di biocomponenti che provengono dal regno vegetale che dal corpo umano.
Peccato se ne parli cosi poco.