La sindrome di Raynaud è un disturbo che colpisce le estremità delle mani e dei piedi causato da uno spasmo del microcircolo scatenato dal raffreddamento e da condizioni di stress emozionale.
Una patologia questa che trova poco efficacia nella terapia farmacologica proposta, vasodilatatori, calcioantagonisti, antidepressivi, farmaci che interagiscono su l’intero organismo e sono decisamente poco selettivi sui disturbi dei pazienti. Disturbi che in molti preferiscono tenersi e che consistono in dita che diventano prima bianche come un lenzuolo poi violacee e ovviamente vengono descritte come morte e totalmente insensibili.
Un disturbo che solo chi ne soffre può davvero capirne il disagio. Mani che diventano completamente rigide e insensibili al punto da fare male e da non essere possibile usarle per compiere gesti anche molto semplici. Non serve un freddo polare per scatenare i sintomi, basta un cambio di temperatura veloce, acqua fredda di un bagno estivo, prendendo un oggetto in frigorifero e cosi via. Esiste come nelle cefalee vasomotorie una componente eredo-famigliare e un aumento o riduzione della frequenza delle crisi a secondo di fattori che potremmo definire di benessere generale.
Nella medicina cinese questa sindrome è inquadrata come stasi di qi e sangue, la condizione di entrata di freddo in questo caso è secondaria e non primaria. Ovvero è la stasi di qi e di sangue che consente al freddo di penetrare e peggiorare il disturbo di stasi e del microcircolo.
In medicina cinese il freddo é realmente considerato un patogeno esterno ovvero una condizione che potenzialmente può entrare nel corpo causando patologia. Non lo si deride come fa la medicina ufficiale dicendo che le polmoniti da freddo non esistono se non nella nostra fantasia e ignoranza. Sono solo i batteri e i virus i responsabili e che diamine non lo avete ancora capito? Una battaglia questa che continua ancora ai giorni nostri e alla quale avevo già dedicato un post.
Nessuno vince perché entrambi hanno ragione ma entrambi perdono poiché nessuno vuole considerare l’aspetto opposto. La carica batterica e virale elevata come condizione patologica da evitare e prevenire e il terreno come condizione da sostenere e proteggere. Negare l’esistenza di patologie da freddo ovvero che si scatenano con il freddo è semplicemente assurdo.
Negare che il freddo e il caldo sono soggettivi e dipendono da una condizione interna, dalla condizione di nutrizione profonda del corpo, dallo stato emotivo di quel preciso momento, dalla stanchezza fisica e ovviamente dalla costituzione è da ottusi. E’ ovvio che tutte queste condizioni si traducono in una ridotta o aumentata difesa dell’organismo e biochimicamente parlando in una possibile ridotta efficienza del sistema immunitario nei confronti di agenti patogeni esterni. Cistiti, gastroenteriti e sindromi respiratorie da freddo esistono e sono all’ordine del giorno, il freddo è solo un aspetto del problema ma non va negato ne deriso solo perchè avete trovato il virus oppure il batterio di turno responsabile con un tampone. Cerchiamo di allargare lo sguardo e alzarlo dal microscopio!
Torniamo alla sindrome di Raynaud; come ho detto il freddo non è causa primaria ma concausa e aggrava il sintomo. Infatti le crisi possono avvenire tranquillamente a clima moderato.
L’agopuntura è riconosciuta utile nel migliorare il microcircolo, attraverso un’azione sulla circolazione energetica definita qi. Si dice che il qi è l’imperatore del sangue ovvero senza una libera circolazione del qi il sangue tende a rallentare e ristagnare. Come in molte patologie costituzionali basate su vasospasmo e ridotto microcircolo come nella cefalea vasomotoria, ma anche le vertigini e gli acufeni e molti disturbi dolorosi degenerativi.
Migliorando la circolazione energetica in qualunque distretto corporeo miglioreremo necessariamente anche il microcircolo e quindi agiremo limitando i sintomi. Non si tratta di magia, difficilmente risolveremo e modificheremo radicalmente una costituzione ma possiamo migliorare i sintomi anche a lungo termine senza noiosi effetti collaterali indesiderati ne tossicità farmacologica secondaria da smaltire.
L’agopuntura inoltre oltre che essere la chiave per migliorare il microcircolo in qualunque condizione patologica è estremamente efficace in tutte le patologie che peggiorano con il freddo. In quanto permette di disperdere il freddo penetrato in profondità a causa di una costituzione oppure di una eccessiva esposizione. Si dice che il freddo possa rimanere intrappolato all’interno del corpo e come l’eccessivo calore interno e i catarri non aiuta la corretta circolazione energetica.
In Inverno e anche in preparazione all’inverno consiglio a coloro che soffrono di disturbi da freddo ricorrenti come l’odiosa nevralgia del trigemino di ricorrere all’agopuntura prima di ricorrere a dosi talora importanti di farmaci antidolorifici. Tornado alla sindrome di Raynaud direi che l’agopuntura lavora su entrambi gli aspetti alla base del disturbo, fornendo un potenziamento del microcircolo sanguigno delle estremità delle dita e fuoriuscita del freddo eventualmente penetrato a causa della stasi di qi e di sangue locale.
L’agopuntura quindi nella sindrome di Raynaud possiede una doppia azione mirata e va usata e proposta ai pazienti soprattutto in inverno al posto della triste frase “se lo deve tenere” oppure “si compri dei bei guanti caldi” perchè chi ne soffre dei guanti non se ne fa proprio niente, in inverno peggiora comunque e le mani signori miei non sono strumenti poco importanti.