In gravidanza e subito dopo la gravidanza, in corso di allattamento, la comparsa di dolore lombare e di sciatalgia è un disturbo più comune di quanto non si pensi anche in donne senza alcuna storia di lombalgia precedente. Il problema delle lombalgie e sciatalgie in gravidanza andrebbe affrontato in maniera diversa rispetto alle solite discopatie lombari da vita sedentaria e sforzi fisici che entrano quotidianamente negli studi medici e fisioterapici.
In primo luogo in assenza di una storia precisa precedente non è mai facile in gravidanza fare una diagnosi precisa. E’ chiaro che eviteremo di fare accertamenti radiologi dannosi per il feto ma anche troppe manovre e test diagnostici classici. E ovviamente eviteremo per quanto possibile di utilizzare i classici farmaci cortisonici oppure antinfiammatori.
Ci sono donne che soffrono di lombalgia esclusivamente in gravidanza, e spesso in questi casi è presente una famigliarità positiva, accompagnata da una discreta facilità a partorire velocemente. Una volta si diceva loro ” il bambino si è seduto sul nervo sciatico dovrà conviverci fino al parto!“. In questi casi l’assetto ormonale è il grande responsabile di una lassità legamentosa a carico del bacino nel suo insieme. Un aspetto che favorisce il transito del feto nel canale del parto ma che destabilizza la struttura portante del bacino appunto, in assenza di una buona muscolatura stabilizzante oppure di una grande elasticità osteoarticolare costituzionale.
Questo fenomeno puo’ diventare la causa di dolori lombari anche severi con dolore a cintura irradiato fino alle pelvi e all’inguine, talora un dolore solo lombare e talora un dolore irradiato al gluteo e alla gamba tale da alterare completamente la deambulazione con franca zoppia da fuga.
Affrontare questi problemi mandando la paziente dal reumatologo non mi pare abbia alcun senso eppure succede. Affrontare il problema con la fisioterapia è utile ma deve essere ben mirata. Si deve iniziare dalla stabilizzazione sacroiliaca e del bacino, evitando in primis la zoppia da fuga, con eventuale utilizzo di canadesi ed esercizi di correzione del carico monopodalico. E’ grandemente utile applicare dei tape lombosacrali ad azione stabilizzante su tutta l’area sacroiliaca e talora anche fino alle anche e alla parte anteriore dei fianchi. Stando comunque sempre attenti al momento della rimozione nel evitare strappi ma bagnando i tape e usando oli e creme è possibile rimuoverli delicatamente srotolandoli dolcemente sulla pelle.
Sono importanti i consigli posturali, per favorire la stabilizzazione del bacino come per esempio evitare le rotazioni del tronco da seduti sia per allattare il neonato sia per svolgere faccende restando seduti. E piuttosto frequente visto l’ingombro della pancia ruotare per evitare di alzarsi troppo e stancarsi di meno. Anche le scale e tutti i terreni non piani sono da evitare. Eviterei di accanirmi sul povero muscolo piriforme con massaggi profondi e spesso dolorosi per la conosciuta falsa sciatica sia perché troppo violenti sia perché spesso non adatti alla problematica specifica.
Al disturbo dell’instabilità del bacino si aggiungono, soprattutto quando il ventre inizia a crescere in avanti, problematiche posturali di compensazione. Il tratto dorsale tende a cedere in avanti assecondando il ventre. Il tratto lombare cede in iperlordosi in alcuni casi oppure si insacca verso il basso per ridotta azione antigravitaria dei muscoli addominali allungati a dismisura.
Per correggere questi atteggiamenti e difetti posturali, è fondamentale sostenere l’estensione attiva del torace e la respirazione alta. Ovviamente sono da evitare tutti gli sforzi fisici soprattutto quando si devono sollevare altri bambini piccoli della famiglia, grandemente desiderosi di ricevere attenzioni.
Infine ricordo che l’azione dell’agopuntura è davvero insostituibile e non si può ignorarne il potente effetto antalgico, dato dalla capacità migliorare la circolazione di sangue nell’area colpita dal dolore e quindi di ridurre il dolore anche per la semplice rimozione delle tantissime sostanze accumulate dalla infiammazione locale del tessuto. Migliora la contrattura muscolare secondaria al dolore e il senso di benessere grazie al rilascio di endorfine.
Permette alla donna di arrivare alla gravidanza senza necessariamente passare per un calvario di dolore, ricordo inoltre che a partire dalla 34 settimana è consigliata a tutte le gravidanze anche senza alcun disturbo, proprio per favorire il parto come percorso naturale e fisiologico. Ma soprattutto non trattiamo queste particolari lombalgie come lombalgie comuni applicando in maniera indiscriminata i protocolli standard della lombalgia.
Nella mia esperienza l’effetto antalgico dell’agopuntura è davvero importante e rapido; anche con pochi e sottilissimi aghi, la paziente si tranquillizza moltissimo. In alcuni casi quando il dolore è davvero severo i progressi possono richiedere anche diverse sedute ravvicinate prima di consentire il ritorno a una deambulazione e mobilizzazione senza dolore. Ma vedere tornare a sorridere, riposare, camminare e muoversi senza paura una donna in attesa di una nuova vita è meraviglioso. Soprattutto senza aver usato alcun farmaco.